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    Informazioni praticheI siti patrimonio dell'Unesco in Thailandia

    I siti patrimonio dell’Unesco in Thailandia

    La Thailandia è un Paese che offre una grande varietà di destinazioni e attrattive storico-culturali di rara bellezza.

    Al di là della modernità delle infrastrutture e dell’urbanistica delle principali mete turistiche, ci sono tantissimi luoghi meno conosciuti al grande pubblico.

    Non ci sono solo le classiche Bangkok, Phuket e Pattaya, ma anche altri luoghi diventati un punto di riferimento per la loro storia millenaria ricca di cultura.

    Dal 1991 al 2005 l’Unesco (United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization) ha identificato in Thailandia ben 5 siti che sono diventati parte della Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

    Se siete curiosi di saperne di più venite con noi alla scoperta di queste località dal fascino irresistibile!

    Il sito archeologico di Ban Chiang

    Sito patrimonio dell'Unesco

    Quello di Ban Chiang è l’unico insediamento preistorico ritrovato in un Paese del Sud-est asiatico e nel 1992 è stato incluso nei siti patrimonio dell’Unesco.

    Il sito archeologico si trova nel distretto di Nong Han, nella grande provincia nord-est di Udon Thani.

    Nota.

    Scoperto nel 1957, è diventato subito rinomato per i numerosi ritrovamenti di vasellame e reperti molto antichi.

    Nei 10 anni a seguire, gli archeologi hanno rinvenuto scheletri, anfore funerarie, gioielli, aste e spade. Sono stati trovati anche residui di riso che hanno dimostrato come in questa zona ci fossero insediamenti umani già nell’età del bronzo.

    Le tombe trovate con i lavori di scavo appartengono al neolitico, mentre le più recenti risalgono all’età del ferro. I primi reperti risalgono a un periodo compreso tra il 4420 e il 3400 a.C.

    Gli storici pensano che il popolo di Ban Chiang non avesse un vero e proprio re e che le armi utilizzate per la caccia fossero costruite in bronzo.

    Sembra che la comunità locale si sia estinta quando gli ultimi abitanti emigrarono intorno al 200 a.C. perché la terra deforestata non era più fertile.

    Ban Chiang si estende su una superficie di oltre 67 ettari, ma meno dell’1% è stato già riportato alla luce.

    Nonostante ciò, sono stati recuperati talmente tanti oggetti e manufatti da renderlo il più ricco sito del Sud-est asiatico per varietà e numero di reperti.

    Tutto questo materiale oggi è conservato nel Ban Chiang National Museum, uno dei più belli di tutta la Thailandia, che si trova ad appena 600 metri dal sito archeologico.

    Qui i turisti hanno facile accesso e possono muoversi in tranquillità dato che tutte le indicazioni sono tradotte in inglese.

    Come arrivare

    Ban Chiang si trova a circa 50 km da Udon Thani e per arrivare potete utilizzare diversi mezzi di trasporto.

    Se viaggiate con una macchina a noleggio sarà sufficiente imboccare la Nittayo Road o Route 22 che collega proprio Udon Thani a Ban Chiang.

    Seguite la strada fino a Ban Nong Mek e all’incrocio girate a sinistra per prendere una stradina di campagna che vi condurrà direttamente a destinazione.

    In alternativa potete prendere un autobus dal centro di Udon Thani. Spenderete poco perché i biglietti sono abbastanza economici. Potete anche prendere un taxi ma vi toccherà contrattare e sicuramente spenderete qualcosa in più.

    Orari e prezzi

    Il Ban Chiang National Museum è aperto tutti i giorni, ad eccezione del lunedì, dalle 9 alle 16. Per accedere dovrete acquistare un biglietto che vi costerà 150 baht, poco più di 4 euro.

    La città storica di Ayutthaya

    La città storica di Ayutthaya
    Wat Mahathat

    Phra Nakhon Si Ayutthaya, più semplicemente nota come Ayutthaya, è capoluogo dell’omonima provincia e le rovine del suo Parco Storico sono diventate patrimonio dell’Unesco nel 1991.

    Sorge 80 km a nord di Bangkok, alla confluenza dei tre fiumi Lopburi, Pasak e Chao Phraya.

    Il primo insediamento risale al 1351, quando il principe Ramathibodi fece costruire la città vicino ad un precedente villaggio khmer.

    Diventò quindi la capitale del neonato regno di Ayutthaya e restò tale per 400 anni.

    Vera e propria metropoli da oltre un milione di abitanti, in quest’arco di tempo vide alternarsi 35 sovrani che contribuirono ad abbellirla e ad espanderne i confini.

    Era spesso definita la Venezia d’Oriente perché fino al XVIII secolo i commercianti europei affollarono questa località, che arrivò ad includere 3 palazzi reali, più di 300 templi e 94 porte d’ingresso.

    Addirittura, qui fu edificata una chiesa cattolica, la cattedrale di San Giuseppe, ancora esistente.

    L’architettura ad Ayutthaya era particolarmente sviluppata, e il metallo più utilizzato era l’oro.

    Ayutthaya fu oggetto di diversi assedi e attacchi, fino al saccheggio e alla quasi completa distruzione subita il 7 aprile del 1767 per opera dei birmani.

    In questa giornata, la città fu messa a ferro e fuoco e furono distrutti manoscritti, opere d’arte ed edifici. Gran parte della popolazione fu deportata, inclusi i membri della famiglia reale.

    Purtroppo Ayutthaya non si riprese mai più da questo disastro e rimase abbandonata a se stessa.

    In seguito, è stata ricostruita ad est delle antiche rovine e la nuova capitale Bangkok è stata costruita nel 1782 secondi i dettami architettonici della vecchia Ayutthaya.

    Una volta giunti in questa località vi renderete conto che ci sono tantissime cose da vedere tra templi, palazzi reali e musei.

    Per essere sicuri di ammirare le principali strutture potete approfittare di questo tour di 5 templi UNESCO da Bangkok.

    È un’escursione di un giorno con guida in inglese e sarete prelevati presso il vostro hotel nel centro della capitale thailandese.

    Visiterete il Wat Phra Sri Sanphet, i giardini del palazzo reale, il Wat Mahathat, il Wat Ratchaburana, il Museo Nazionale di Chao Samphraya, il Wat Lokaya Sutharam e il Wat Chaiwattanaram.

    Il ritorno è previsto nel pomeriggio alle 17 e il prezzo è di circa 40 euro.

    Per maggiori informazioni sulla città storica di Ayutthaya, leggete il nostro approfondimento!

    Nota.

    Come arrivare

    Per arrivare ad Ayutthaya potete prendere il treno dalla stazione Hua Lamphong di Bangkok.

    I prezzi del biglietto partono da 15 baht per un treno locale di terza fascia, ma si può arrivare a 345 baht per i posti di prima classe su treni espresso.

    Con l’autobus, invece, vi basterà andare alla stazione dei bus inKamphaeng Phet II Road di Bangkok. I mezzi partono ogni 30 minuti, dalle 5.30 alle 19.20.

    Se disponete di un’auto, dovrete prendere l’Highway 1 e poi l’Highway 32 o 304. Un percorso alternativo prevede l’utilizzo delle Highway 306 e 347.

    Ad Ayutthaya potete anche andare con il taxi, opzione più veloce e comoda ma più costosa. Infatti, le tariffe possono arrivare a 1500 baht ma è meglio cercare di spuntare un prezzo migliore contrattando.

    Infine, c’è sempre l’opportunità di giungere a destinazione per via fluviale. Ci sono compagnie private che offrono escursioni di 1-2 giorni.

    Orari e prezzi

    Per quanto riguarda gli orari di accesso, ogni edificio ha una propria fascia d’ingresso. In genere però si entra sempre tra le 8 del mattino e le 18 del pomeriggio.

    A proposito dei biglietti, invece, vi farà piacere sapere che nella maggior parte dei casi l’accesso è gratuito.

    Fanno eccezione alcune attrattive importanti come il Parco Storico di Ayutthaya, il Chao Sam Phraya National Museum, il Palazzo Reale Bang Pa-In, il Wat Yai Chai Mongkhon, il Wat Phanan Choeng, il Wat Phanan Choeng e il Wat Thammikarat.

    In questi casi il costo del ticket varia tra i 50 ed i 150 baht.

    C’è la possibilità di acquistare biglietti cumulativi da circa 200 baht per accedere a più edifici, ma fate attenzione perché di solito sono validi per una sola giornata.

    La città storica di Sukhothai

    Città storica di Sukhothai

    Il Parco Storico di Sukhothai è un altro dei siti patrimonio dell’Unesco, riconoscimento ricevuto nel 1991.

    Sorge 12 km ad est della nuova Sukhothai e si estende su una superficie complessiva di oltre 70 chilometri quadrati, con ben 193 rovine.

    L’antica Sukhothai è diventata la prima capitale del Siam nel 1238 e lo è rimasta dal XIII al XIV secolo. Ramkhamhaeng il Grande, figlio del primo sovrano, salì al trono nel 1278 e vi rimase per oltre 40 anni.

    È in questo momento storico che Sukhothai si estese fino a diventare un regno grande e potente. Iniziarono anche i primi rapporti commerciali con la Cina ed è dagli artigiani cinesi che i thailandesi appresero l’antica arte della ceramica.

    Il merito più grande del re Ramkhamhaeng è stato però quello di creare un sistema di scrittura unificato, codificando per la prima volta la moderna lingua thailandese.

    Inoltre, grazie a questo sovrano il buddhismo è diventato il principale culto religioso del Paese.

    Sukhothai è rimasta capitale del regno di Siam fino all’ascesa politica di Ayutthaya.

    Infatti, il re Boromaraja I conquistò militarmente Sukhothai nel 1378, trasformandola in uno stato vassallo. Solo nel 1478 fu ufficialmente assorbita dal regno di Ayutthaya.

    Quando l’esercito birmano distrusse Ayutthaya nel 1767, Sukhothai subì le medesime devastazioni e fu abbandonata.

    Dieci anni dopo, re Rama I decise di ricostruire la città più ad est della precedente, nei pressi della riva sinistra del fiume Yom.

    Il parco può essere visitato a piedi oppure in bici ed è suddiviso in cinque parti: nord, sud, est, ovest e zona centrale.

    Quest’ultima è costruita all’interno di un fossato e di una cinta muraria ed ha una forma rettangolare. Qui troverete le principali attrattive da ammirare.

    L’area centrale accoglie le rovine di un palazzo reale e di 21 templi. Quello più famoso è il Wat Mahathat, ricco di meravigliose statue del Buddha.

    Altri templi molto interessanti sono disseminati al di fuori delle mura della zona centrale del Parco Storico.

    Nella sezione nord c’è il bellissimo tempio del Wat Phra Phai Luang, uno dei primi costruiti a Sukhothai.

    Nella zona ovest c’è il Wat Sri Chum, rinomato per l’imponente statua del Buddha realizzata in stucco e mattoni e alta 15 metri.

    Qui sorge anche il Wat Saphan Hin, a 5 km dall’ingresso principale.

    Ad est, invece, troverete il Wat ChangLom che riconoscerete per uno splendido chedi in stile cingalese ornato con sculture a forma di elefante.

    Considerando la vastità del Parco Storico di Sukhothai, è consigliabile visitare il luogo con un mezzo di trasporto personale.

    Potete noleggiare un’auto o una moto all’esterno mentre all’ingresso si può noleggiare una bicicletta per 50 baht al giorno.

    Nella zona centrale c’è un tram per poter effettuare il tour dei principali siti per 40 baht.

    Ci sono pure dei tuk tuk che vi porteranno in giro per 2 ore al prezzo di 300 baht: cercate sempre di contrattare per risparmiare qualcosa!

    Per approfondimenti sulla città storica di Sukhothai, fate click sul pulsante sotto.

    Nota.

    Come arrivare

    Per arrivare alla vecchia Sukhothai avete la possibilità di prendere diversi mezzi. È infatti collegata con le più importanti città come Bangkok e Chiang Mai da una vasta rete di autobus.

    Dalla capitale thailandese vi basterà recarvi al terminal nord di Mo Chit di Bangkok, dove ogni giorno partono bus per Sukhothai dalle 7 alle 23.

    Impiegherete circa 8 ore e il prezzo del biglietto è di circa 300 baht.

    Se invece provenite da Chiang Mai, ci vorranno 5 ore e i ticket vi costeranno 200-250 baht.

    Comodo ma meno veloce è poi il treno che potete prendere da diverse città thailandesi.

    Una volta giunti a Phitsanulok dovrete scendere e proseguire con un bus per arrivare a Sukhothai in un’ora.

    C’è anche l’opportunità di prendere l’aereo, dall’aeroporto di Chiang Mai, da quello di Bangkok Suvarnabhumi o dall’aeroporto di Bangkok Don Mueang.

    Infatti, Bangkok Air, Nok Air e Air Asia ogni giorno propongono voli verso l’aeroporto di Sukhothai e Phitsanulok.

    Dallo scalo sono poi disponibili degli shuttle bus che vi condurranno alla vecchia Sukhothai.

    Orari e prezzi

    L’orario d’ingresso al Parco Storico di Sukhothai è dalle 8.30 alle 16.30, ma potrete esplorarlo a piedi o in bici per un altro paio di ore.

    Ogni zona prevede un singolo biglietto che costerà 100 baht, al quale dovrete aggiungere un supplemento se accederete con l’auto o con la bicicletta.

    Il Museo Nazionale Ramkhamhaeng presente nel parco può essere visto pagando un ticket di 150 baht.

    Il complesso forestale di Dong Phayayen-Khao Yai

    Dong Phayayen-Khao Yai
    Cascata Haew Narok

    Il complesso forestale di Dong Phayayen-Khao Yai è un’enorme riserva naturale che comprende diversi parchi e rilievi montuosi.

    Dal 2005 la riserva è stata inserita nell’elenco dei siti patrimonio dell’Unesco per le sue incredibili bellezze naturalistiche.

    Questa zona montuosa nel nord-est del Paese si estende lungo 230 km e include il Khao Yai National Park, il Ta Phraya National Park, il Pangsida National Park, il Phra Phut Tha Chai National Park, il Thap Lan National Park e il Dongyai Wildlife Sanctuary.

    Uno dei punti più turistici è la catena del Dong Phayayen, estensione dei monti Phetchabun che sorge alla convergenza tra l’altopiano di Korat e la valle del fiume Chao Phraya.

    Si estende su 170 km, per congiungersi con i monti Sankamphaeng.

    L’area del Dong Phayayen ha un’altitudine compresa tra 100 e 900 metri.

    L’altra zona di maggiore interesse del complesso forestale è il Parco Nazionale di Khao Yai, aperto dal 1962.

    Questa riserva naturale è il terzo più vasto parco nazionale della Thailandia (a proposito: cliccate qui se volete conoscere i 10 parchi Nazionali più belli del paese!) e ha un’altitudine che va dai 400 ai 1350 metri del monte Khao Rom.

    In quest’area ci sono corsi d’acqua ed oltre 40 meravigliose cascate.

    Tra queste, la più spettacolare è la cascata di Haew Narok.

    Nel parco potrete osservare una variegata fauna composta da 70 specie di mammiferi, 300 varietà di uccelli e molti anfibi e rettili.

    Se amate il bird-watching, questo è il posto giusto per voi. Il momento migliore per visitare il parco è tra marzo e aprile, quando si possono avvistare gazze, civette, fagiani, galli, picchi, pittidi e tante altre specie.

    Un posto da non perdere è la Khao Luk Chang, la Cava dei Pipistrelli che ospita più di 3 milioni di esemplari.

    Potrete poi praticare attività come escursioni, rafting e kayak.

    Inoltre, è possibile pernottare all’interno della riserva affittando delle cabine, dei bungalow o facendo semplicemente campeggio.

    Molto affascinante è pure il Ta Phraya National Park che si dirama lungo la catena dei monti Phanom Dong Rak, quasi al confine con la Cambogia.

    La flora locale comprende moltissime specie di sempreverdi mentre la fauna include cervi, capre, orsi, scimmie, facoceri, gazze blu e picchi.

    Tra i punti più interessanti da visitare ci sono diverse grotte naturali, tra cui la splendida Lan Hin Tat, una cava nella quale anticamente si intagliavano le pietre.

    Nel complesso forestale di Dong Phayayen-Khao Yai troverete anche il Pangsida National Park che si estende lungo la catena dei monti Sankamphaeng, nella provincia di Sa Kaeo.

    Questa riserva naturale è famosa per la presenza di numerose cascate e per le oltre 400 specie diverse di farfalle che potrete osservare.

    Tra gli altri animali troverete lupi, cervi, elefanti, martin pescatore, cervi, coccodrilli e picchi.

    Inoltre, sarà possibile dormire all’interno del parco affittando uno dei bungalow oppure facendo campeggio.

    Se però non volete dormire a stretto contatto con la natura, ci sono piccoli hotel a qualche chilometro di distanza.

    Da non perdere è pure il Phra Phut Tha Chai National Park, che si trova nella provincia thailandese di Saraburi.

    Le montagne sono coperte di una fitta giungla che include orchidee, rattan e bambù e sono attraversate da bellissime cascate e corsi d’acqua.

    La fauna è composta da cinghiali, scoiattoli, fagiani, cervi e farfalle coloratissime.

    Tante bellezze naturali si trovano anche presso il Thap Lan National Park.

    Si tratta del secondo parco nazionale più grande della Thailandia e si trova a cavallo tra le province di Prachinburi e Nakhon Ratchasima.

    Il territorio è ricoperto da foreste sempreverdi e qui si possono incontrare tigri, elefanti, orsi neri, bufali, buceri, fagiani, piccioni imperiali, martin pescatore e i quasi estinti kouprey, bovini tipici del sud-est asiatico.

    Potrete soggiornare come campeggiatori o in piccole baite di legno.

    Infine, il complesso forestale Dong Phayayen-Khao Yai include anche il Dongyai Wildlife Sanctuary che fa parte del Dong Yai National Reserved Forest, ultima zona boschiva fertile della provincia di Buri Ram.

    Tutta l’area pullula di animali selvatici come camosci, buoi selvatici, elefanti, cervi, tigri, orsi, zibetti, iene, cinghiali, scimmie, macachi, lontre, sciacalli, rettili e più di 150 specie di uccelli.

    Come arrivare

    I parchi del complesso forestale di Dong Phayayen-Khao Yai si estendono per circa 200 km in direzione nord-est da Bangkok e 400 km a sud rispetto alle principali destinazioni del nord della Thailandia.

    Il mezzo più indicato per giungere a destinazione è l’auto o il bus, che impiegheranno circa 3-4 ore se provenite dalla capitale. I prezzi dei ticket degli autobus sono abbastanza economici.

    In alternativa, potete arrivare in treno fino alla città di Pak Chong, paesino nei pressi dell’ingresso del Parco Nazionale di Khao Yai, ottimo punto di partenza per esplorare le riserve naturali della zona.

    Orari e prezzi

    Ogni parco e riserva del complesso ha propri orari e biglietti d’ingresso.

    Il Parco Nazionale di Khao Yai è aperto tutti i giorni dalle 6 alle 18 e il ticket costerà circa 400 baht.

    Invece per il Ta Phraya National Park, accessibile dalle 8.30 alle 18, il biglietto costa 50 baht.

    Anche per entrare nel Pangsida National Park e nel Phra Phut Tha Chai National Park, aperti dalle 8 alle 18.30, pagherete 50 baht.

    Il Thap Lan National Park richiede un biglietto d’ingresso di 100 baht ed è aperto dalle 8 alle 18.

    Infine, al Dongyai Wildlife Sanctuary potrete accedere dalle 8.30 alle 16.30 gratuitamente.

    Il santuario della vita selvatica di Thung Yai-Huai Kha Khaeng

    Thung Yai - Huai Kha Khaeng

    Questo è un complesso di due parchi confinanti, il Santuario della vita selvatica di Huai Kha Khaeng e il Santuario della vita selvatica di Thung Yai, che attraversano le province nord-occidentali di Kanchanaburi, Tak e Uthai Thani.

    Oggi compongono la più estesa area protetta del Sud-est asiatico, dichiarata patrimonio dell’Unesco nel 1991.

    In realtà questa zona è meno turistica ed è meta soprattutto di scienziati e ricercatori che intendono studiare particolari specie animali.

    Entrambi i santuari naturali presentano un territorio per lo più collinare, con una fitta foresta difficilmente esplorabile in alcuni settori.

    Il Santuario della vita selvatica di Thung Yai è situato tra la provincia di Tak e quella di Kanchanaburi ed è stato istituito nel 1974.

    Nel XVI secolo è stato sede della corte del re Naresuan durante il Regno di Ayutthaya.

    Quest’area è sempre stata poco civilizzata, con colline di boschi non favorevoli all’agricoltura. L’habitat è quindi rimasto inalterato nel tempo e per questo motivo molte delle specie animali sono rare.

    Il Santuario della vita selvatica di Huai Kha Khaeng è l’altra area protetta del comprensorio ed è uno dei più vasti polmoni verdi della Thailandia.

    È famoso soprattutto per ospitare il maggior numero di tigri della Thailandia, che però sono abbastanza difficili da avvistare.

    In tutta l’area c’è una ricchissima fauna selvatica composta da elefanti, cervi, bufali, leopardi, uccelli, rettili e anfibi. Potrete fare birdwatching e scattare tante foto!

    Potrete anche fare dei piccoli safari con guide locali e tour per ammirare le più belle cascate.

    Come arrivare

    Il santuario della vita selvatica di Thung Yai-Huai Kha Khaeng dista circa 250 km da Bangkok e 380 da Chiang Mai.

    A causa della sua posizione piuttosto isolata, è consigliabile raggiungerlo con un mezzo privato.

    Chi parte da Bangkok e Chiang Mai deve passare dalla città di Tak, proseguendo poi lungo la Highway 12 verso Mae Sot.

    Successivamente, bisogna imboccare la Highway 1090 verso sud per giungere al villaggio di Um Phang, il centro abitato più vicino al santuario.

    Da Um Phang vi potete indirizzare verso una delle due riserve che sono segnalate da indicazioni abbastanza precise.

    Nel caso del santuario della vita selvatica di Thung Yai, prestate maggiore attenzione alla guida, in quanto le strade sono molto dissestate e in condizioni precarie.

    Orari e prezzi

    Per accedere alle aree protette del santuario della vita selvatica di Thung Yai-Huai Kha Khaeng pagherete un ticket d’ingresso di 200 baht. Per entrare con un veicolo privato dovrete versare un supplemento di 30 baht.

    A proposito dell’orario invece, le riserve sono aperte ai turisti dalle 6 alle 18 tutti i giorni della settimana.

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